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La data 'perfetta'

di Denise Frigerio

Non c'è coppia di sposi che non cerchi la data 'perfetta', quella che li rappresenti, ma che al contempo gli permetta di fare le scelte che desidera. C'è chi ci riesce, come la coppia Theresa Fulton e Kris Finch, lei matematica, lui pittore, che si sono sposati il 14 marzo, ufficialmente il giorno del Pi Greco (la data del calendario infatti allineava le prime cinque cifre del Pi greco: 3,1415), data che ha fatto sperare molti nell'amore infinito. I due hanno organizzato ogni cosa, dall'orario (9 e 26 minuti e 53 secondi, che sono le cifre successive di 3,1415) fino al velo e alla torta di nozze. Ma, se per avere nuovamente una data matematicamente 'perfetta' bisognerà attendere fino al 14 marzo 2115, vediamo da vicino quali sono gli step per decide il vostro D-Day! Quindi, accettata la proposta, sfoggiato l’anello con le amiche, dato il grande annuncio ai parenti, la prima cosa da fare quando si decide di sposarsi è fissare la data, perché proprio da quest’ultima dipenderanno - a effetto domino - tantissimi aspetti: il mood del matrimonio, la location, l’abito stesso, gli accessori e talvolta anche il budget. Quindi, calendario alla mano e via! Archiviato il detto ‘né di Venere né di Marte ci si sposa o si parte’, ogni giorno è quello giusto e, sebbene i fattori che ne condizionano la scelta sono solitamente affettivi (una ricorrenza o un anniversario), il suggerimento è quello di far prevalere la razionalità, togliendo buona parte del romanticismo, è vero, ma con una serie di vantaggi da non sottovalutare! Ciò che dovete considerare è la disponibilità del luogo della celebrazione, quello del ricevimento (in alcuni casi ci sono liste d’attesa di anni!), il tipo di nozze che desiderate - open air, sotto la neve, in riva al mare e così via - e, non da ultimo, anche il clima della destinazione della luna di miele.

 

Day Parade
Nella top ten delle giornate più gettonate ci sono il 14 febbraio - festa degli innamorati -, le date palindrome (anche se le fan della numerologia dovranno aspettare fino al 20 febbraio 2020) o quelle ‘iterative’, come il 12.12 o il 7.7, oltre ai classici mesi di maggio e settembre. Attenzione, però: dato che non sarete gli unici ad avere avuto l’idea, spesso l’inconveniente è quello di trovarsi in una data congestionata da matrimoni a catena e ristoranti assolutamente ‘full’. Fra i numeri preferiti ci sono anche quelli delle nozze dei reali, come Grace Kelly e Ranieri di Monaco (18 aprile), o di personaggi famosi, ad esempio Jacqueline Bouvier e J.F. Kennedy (17 giugno), oppure i ‘nuovi’ Royal Vip, come il principe William e Kate (29 aprile) o Charlène e Alberto di Monaco (2 luglio)! Il nostro consiglio? Non fissatevi su una data, ogni stagione offre ormai spunti diversi per organizzare il sì, dalle atmosfere ‘white’ da principessa dei ghiacci alle feste danzanti sulla spiaggia o in campagna all’aperto, approfittando del fiorire della primavera. Non solo, se volete risparmiare sul budget, è meglio prediligere i mesi più freddi o le date infrasettimanali che oltre a essere meno affollate del sabato ‘elimineranno’ in automatico tutte quelle persone che a voi non sono proprio così ‘vicine’.

 

Piccole astuzie
Cercate di evitare alcune date ‘clou’ come la giornata del cambio dell’ora, con il rischio che tutti gli invitati si presentino un’ora prima o un’ora dopo, il primo d’aprile (bene avere sense of humor, ma...), Ferragosto Natale/Pasqua, salvo che non decidiate per un matrimonio solo con i parenti stretti, o i numeri ‘superstiziosi’: da ‘scansare’ accuratamente venerdì 17 e, per i più scaramantici, anche il 13, considerato un giorno infausto nei paesi anglosassoni. Inoltre controllate sempre la programmazione di importanti eventi sportivi (vi immaginate l’intero pubblico maschile, marito compreso, che guarda la finale di calcio dei mondiali il giorno delle nozze?), le elezioni o nel mezzo di un lungo ponte. Non da ultimo, verificate le date del matrimonio di amici ‘in prossimità di’ per non sovrapporvi: creerebbe profondo imbarazzo fra i vostri conoscenti comuni, costretti a fare una scelta ‘scomoda’. Per chi decide di sposarsi in chiesa, infine, sappia che un tempo erano vietati i matrimoni durante i periodi dell’Avvento e della Quaresima, perché considerati momenti di raccoglimento e di penitenza. Oggi non è più così, ma con una parola d’ordine: sobrietà!