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Variazioni crochet, chantilly, valenciennes: tradizione e artigianalità salgono sulle passerelle in versione glam, con total-look spesso illuminati da ricami di cristalli. Gli abiti da sposa interpretano il pizzo, rigorosamente in bianco, scegliendo la versione mat oppure lucida. Un posto in prima fila anche per la lavorazione jacquard, più semplice, ma di sicuro effetto. Insomma, il pizzo si conferma l'alleato numero uno della sposa, anche semplicemente per bordare il velo, un’opzione perfetta per completare un abito senza ricami.
Vediamo alcuni tipi di lavorazione:
- A tombolo: pizzo eseguito a mano che viene realizzato con filo di cotone molto sottile intrecciato, il risultato è delicato e raffinato e richiede molta abilità ed esperienza.
- Crochet: lavorazione all'uncinetto eseguita con fili in cotone oppure seta, il filato spesso è grosso e dall'aria romantica.
- Chantilly: deve il nome alla cittadina francese in cui è stato creato ed è molto utilizzato per la creazione di abiti da sposa. Molto leggero (è una variazione del tombolo) dona un tocco di eleganza.
- Macramé: pizzo a motovi pieni collegati tra loro con barrette di fili.
- Sangallo: tela di cotone lavorata con disegni traforati e ricami pieni a rilievo.
- Valenciennes: pizzo leggero, velato, realizzato di solito in lino, a tombolo.