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Vogue Sposa

Intorno alla sposa

Il bouquet, voglia di colore

di Laura Santambrogio

Segno della sposa per eccellenza: il bouquet non è un semplice mazzo di fiori, ma una creazione fatta di equilibri e proporzioni in cui nulla, ma proprio nulla, deve essere lasciato al caso. Neppure la ‘sopravvivenza’ di ogni singola corolla che, se di qualche varietà particolarmente delicata, deve essere inserita in una piccola ampolla colma d’acqua per restare fresca dall’inizio alla fine della giornata. Qualunque sia la stagione, qualunque sia il tono della cerimonia, l’importante è che ciascuno stelo porti a termine il suo compito, ovvero giungere al fatidico lancio come fosse stato appena colto. Il bouquet va portato con disinvoltura all’altezza del punto vita. Non è una sciabola o una bandiera, tantomeno un microfono, quindi attenzione a non alzarlo o muoverlo troppo. Deve armonizzarsi con la silhouette del corpo e con l’abito. Va impugnato rigorosamente con la mano sinistra o, in caso di bouquet a fascio, appoggiato sul braccio. Inoltre, privilegiate fiori di stagione (mai colorati artificialmente, perché potrebbero macchiare il vestito!): l'effetto naturalezza è assicurato.