Simbolo dell'unione per eccellenza, immagine evocativa della passione per antonomasia, la scritta LOVE è entrata prepotentemente nell'immaginario collettivo come icona pop dagli anni Sessanta, e da all'ora è rimasta all'apice del successo e delle preferenze di tutti gli innamorati. Sotto forma di quadro, gadget, gioiello, t-shirt e anche scultura.
La Galleria d'Arte Maggiore di Bologna GAM la celebra con una mostra dedicata a Robert Indiana. L'artista Pop Art statunitense, autoproclamatosi 'pittore americano dei segni' ha composto le parole LOVE e AMOR in formato cubitale, concependo le scritte come opere monumentali, gigantografie di significati talmente elevanti che in versione bidimensionale non riuscivano a trasmettere il loro 'peso specifico', il valore, la potenza dirompente. Totem di una civiltà contemporanea che ancora da peso ai sentimenti, 'poesie scultoree'.
LOVE, nata nel 1964 su commissione del MoMa per una cartolina di auguri natalizi, è stata poi trasformata nel francobollo ufficiale statunitense prima di diventare la scritta tridimensionale in alluminio policromo che oggi conosciamo.
Alla scritta LOVE fa da contraltare AMOR che nel gioco di lettere sovrapposte suddivide il vocabolo italiano in due parole inglesi d'uso quotidiano I AM, poetica dichiarazione, seguita dal dubbioso OR, richiamando alla memoria la fatidica domanda shakespeariana 'essere o non essere'.
La mostra 'Robert Indiana' al Gam di Bologna, sarà aperta del 25 gennaio al 31 marzo 2016.