Ogni estate che si rispetti ha il suo matrimonio, da seguire, da commentare, un evento destinato a entrare a pieno diritto nei nostri ricordi collettivi. E per il 2015 non ci sono dubbi: la palma dell'attenzione va a Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo. I protagonisti non hanno concesso interviste, vogliono cercare di contenere l'esplosione mediatica, ma sarà difficile resistere al fuoco incrociato dei giornali e della rete, il fatto è piuttosto ghiotto, anche perché il desiderio di riserbo fa scattare immediatamente 'la caccia al tesoro dei particolari'. Sicuramente sappiamo che l'evento si dividerà in due puntate: il 25 luglio matrimonio civile a Montecarlo, il 1 agosto quello religioso sul lago Maggiore, in perfetta 'par condicio' per due Stati diversi, per due mondi diversi e per due stilisti diversi, Valentino e Armani. Cerimonia ristretta ai soli familiari la prima - testimoni Lavinia e John Elkann per lei, il fratello Andrea per lui - e poi festeggiamenti con 600 invitati nei giardini del Palazzo per un 'cavagnetu', merenda in stile monegasco. Dress code: abito tradizionale del Principato o abito da pomeriggio. La sera, nella Salle Empire dell'Hotel de Paris, ricevimento riservato agli invitati più giovani. Fase 2: location lago Maggiore, anche se l'isola non è ancora certa, forse quella di San Giovanni. Funzione religiosa e la sera gran ballo alla Rocca di Angera. Agli ospiti sono stati chiesti quattro cambi di abiti. E la lista nozze? Non una, ma tre: quella classica a Montecarlo, una alla libreria Taschen di Milano e la donazione all'Associazione Amade per un progetto che sostiene 100 bambini sbarcati in Sicilia senza genitori. Una sorta di 'settimana santa' che si preannuncia densa di particolari: agli invitati è stato raccomandato il massimo riserbo, proprio per non togliere nulla all'effetto sorpresa.