I giornalisti Condé Nast, riuniti in assemblea il giorno 27 maggio, proclamano lo stato di agitazione. L'assemblea chiede all'azienda di fare chiarezza sul reale numero degli esuberi, testata per testata, e su come l'azienda intenda gestirli. I giornalisti chiedono che sia aperto al più presto un tavolo con le parti sindacali per affrontare insieme l'attuale situazione di difficoltà ed esortano l'azienda a non procedere con nessun tipo di iniziativa unilaterale, comprese forme di pressione verso colleghi identificati come esuberi.
I giornalisti di Condé Nast, che hanno sottoscritto un accordo di solidarietà difensiva fino alla fine di agosto, affidano al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero da utilizzare qualora l'azienda proceda unilateralmente. Tale accordo, che grava sulle casse dell'Inpgi, è stato siglato infatti proprio a garanzia degli attuali posti di lavoro.
Il Cdr Condé Nast