Aeroporto di Linate, un lunedì mattina, è da qui che inizia il diario del nostro shooting in Sicilia. E' febbraio e la giornata milanese si preannuncia grigia e fredda. Noi siamo pronti per partire per Catania dove speriamo di trovare il caldo e il sole (nel mio immaginario c'è sempre il sole in Sicilia!). Ci siamo tutti: il fotografo Antonio Redaelli con Claudio Vignola, il suo 'braccio destro', le modelle: Margarita di MP Management e Julia di Brave Models, il make up and hair stylist Giuseppe Marsicano (per TWA), io e Cecilia Gioetti, che mi aiuta nello styling. Imbarchiamo i nostri borsoni (ci portiamo via più di 30 abiti da sposa!), una valigia (solo per i cappelli di paglia) e le casse per l'attrezzatura fotografica che andranno nei 'trasporti speciali'. Il primo problema si presenta all'autonoleggio: il pulmino che avevamo richiesto non è disponibile, ce n'è uno molto più piccolo e noi... non ci stiamo!!! Proviamo e riproviamo a incastrare tutti i bagagli fino al tetto poi, stringendoci all'inverosimile, riusciamo a chiudere il portellone. Si parte! Primo giorno, si scatta in location. Il sole non c'è e fa più freddo che a Milano: com'è possibile?! La spiaggia è sferzata da un vento gelido e la sabbia ruota intorno a noi; impossibile pensare di scattare. Aiuto! Tutti si affannano a guardare il meteo per il giorno dopo, ognuno ha una 'fonte' diversa e tutti sembrano concordare su un miglioramento. Siamo positivi. E il tempo ci premia! Partiamo per La Playa, la spiaggia più grande di Catania e iniziamo a lavorare velocemente perché nel pomeriggio è previsto un peggioramento. Infatti, si alza di nuovo il vento, la sabbia ci entra negli occhi, in bocca e... nel nostro pulmino! Riusciamo a scattare anche la Prova Copertina e possiamo tornare soddisfatti all'hotel. Le modelle sono congelate ma alla 'Commenda di San Calogero' , dove siamo alloggiati, ci aspettano con bevande calde e una cena da sogno. Il prossimo shooting (a pagina 106) lo realizzeremo proprio in questa dimora storica, luogo ideale, grazie all'architettura e alla ricchezza dei suoi giardini, per grandi feste di charme.
All'alba del giorno dopo, le ragazze, ancora assonnate si sottopongono al trucco e all'acconciatura. L'idea è quella di una donna un po' 'Pocahontas' per richiamare uno dei trend della moda estiva. Ma la star del giorno non sarà Margarita e neanche Julia ma... Emilia, una saura nata nell’allevamento di cavalli da sella San Calogero nel 2010.
All'inizio non ne vuol proprio sapere di farsi fotografare, come tutte le star, riesce a farsi pregare; passa un quarto d'ora prima che si riesca a metterle uno scialle sulla groppa. Sembra non gradire: gira su se stessa, si scosta, annusa e mordicchia una delle modelle, che - neanche a dirlo - si sposta terrorizzata. Emilia, che è molto sensibile, si alza sulle zampe, poi ci volta le spalle e in un secondo è lontanissima lasciandoci sconsolati: e chi la riprende più? E soprattutto che fine farà lo scialle? Dopo 20 minuti ce la riportano, più tranquilla, forse ormai ha capito che non ci toglieremo di torno, e riusciamo a scattare. Per il terzo shooting ci spostiamo a nord di Catania in una vecchia casa dai muri rosso/rosa e un giardino selvaggio ricco di piante grasse. Il sole va e viene, le modelle, all'esterno, indossano abiti scollati e leggeri... Julia quasi sviene dal freddo... è necessaria una pausa: tè bollente per tutta la troupe! Poi tutti sul set. L'ispirazione questa volta è l'hippy/freak, altro tema molto presente durante le sfilate della P/E 2015. Le foto sono tante, riusciamo a fare un'altra try cover e una foto di beauty; ultimo sforzo per Giuseppe: posizionare i mini cristalli Swarovsky sul viso di Julia per poi 'crollare' definitivamente sul divano alla fine di tutto il lavoro. E noi non ci siamo fatti sfuggire l'occasione per immortalarlo.
Antonio, il fotografo, si sente miracolato perché il tempo è stato clemente, Claudio scatta foto di backstage per il nostro album dei ricordi, Margarita e Julia sbirciano tra le ultime immagini mentre io e Cecilia ci guardiamo un po' sconsolate: abbiamo un'ora di tempo per raccogliere scarpe, cappelli, bijoux e sistemare al meglio gli abiti nei borsoni. Ma è l'ultimo sforzo e poi via, in volo verso casa, stanchi ma tutti molto soddisfatti!